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Bellagio
Bellagio è un comune italiano di 3.834 abitanti (densità: 131,9 ab/kmq) della provincia di Como in Lombardia; è posto al vertice del Triangolo Lariano, dove il lago si apre dividendosi in due rami (Como e Lecco), con le Alpi visibili oltre il lago a nord. Il suo territorio è vario: dalla riva del lago dal clima mite alla montagna fino alla vetta del Monte San Primo. Fu sede del Capitanato del Lago, opportunità che in parte rifletteva lo spirito indipendente della gente dell'alto Lario.
- Nome Completo:Bellagio
- Provincia: Como (CO)
- Regione: Lombardia
- Denominazione: Bellagini
- Altitudine: 229 mt s.l.m.
- Superfice: 29,06 kmq
- C.A.P. (Codice Avviamento Postale): 22021
- Codice Catastale: A744
- Codice ISTAT: 013019
- Prefisso Telefonico: 031
- Patrono: San Giacomo - 25 luglio
- Sito del comune: www.comune.bellagio.co.it/hh/index.php
- Numeri utili, Comune: tel: 031 910106 - fax. 031 910005
- Guarda la mappa del paese con "googlemap"
I primi abitanti di Bellagio, di cui ci è giunta testimonianza, furono gli Insubri, come testimoniano i resti (presumibilmente risalenti all'VIII secolo a.C.) di una necropoli scoperta nel 1928 in località Visgnola. Gli Insubri dimoravano stabilmente in una parte dell'attuale Lago di Como, fino all'altezza del centro lago, dove confinavano con i Reti (riva occidentale del Lago di Como) e con gli Orobi (riva orientale). Intorno all'anno 600 gli Insubri furono sconfitti dai Galli, capitanati da Belloveso, che si insediarono a Milano e a Como, occupando le rive del lago e installarono un presidio sulla punta di Bellagio (Bellasium, dal nome del loro comandante Belloveso). Nell'anno 196 a.C. i romani conquistarono il territorio nella loro lenta ma inarrestabile espansione verso nord. I romani guidati dal console Marco Claudio Marcello sconfissero i Galli-Insubri in località Camerlato e occuparono Como e il lago. Bellagio divenne un presidio romano e punto di passaggio/svernamento degli eserciti romani che si recavano nella Rezia, attraverso il valico dello Spluga. La localita Loppia divenne posto di riparo delle navi grazie alla sua insenatura naturale. Molti romani famosi visitarono Bellagio: Giulio Cesare, Virgilio e Plinio il Giovane. Alla caduta dell'impero romano i Longobardi occuparono la Lombardia e si insediarono anche nella rocca di Bellagio, sostituiti successivamente dai Franchi di Carlo Magno che li sconfisse nella battaglia di Pavia del 773. Seguì poi la dominazione degli Ottoni di Germania durante l'impero di Enrico V. Dopo la distruzione di Milano da parte di Federico Barbarossa, si formò la Lega Lombarda, alla quale anche Bellagio partecipò come alleata di Milano — intervenendo anche nella Battaglia di Legnano (1176), contro Barbarossa e Como. Durante la signoria dei Visconti alcuni Cernobbiesi assaltarono il carcere di Bellagio, dove erano reclusi dei prigionieri politici; liberatili con la forza, questi presero la fuga sui monti di Bellagio, stabilendosi nella località che assunse il nome di Cernobbio, in ricordo del paese di origine dei loro liberatori. In questo periodo furono demolite le fortificazioni bellagine. Il comune di Bellagio fu fra i primi a aderire alla signoria degli Sforza. Con la dominazione austriaca il comune divenne parte della provincia di Como della Lombardia austriaca. Poi con l'avvento di Napoleone vi fu un accorpamento dei comuni di Civenna e Limonta in quello di Bellagio. Accorpamento che venne sciolto dopo la caduta di Napoleone e il subentro deli austro-ungarici.
Negli ultimi secoli Bellagio ebbe residenti e ospiti famosi:
- Il Marchesino Stanga, potente ministro di Ludovico il Moro, costruì una dimora di villeggiatura sulle rovine di un castello medioevale, era il 1488. Dopo cambi di proprietà aggiunte e modifiche divenne l'attuale Villa Serbelloni, ora di proprietà della Fondazione Rockfeller, che dal promontorio domina il Borgo di Bellagio e il centro lago.
- Franz Liszt: che vi soggiornò nel 1837, per alcuni mesi con la sua amante, la contessa d'Agoult ospite a Bellagio presso l’albergo Genazzini (oggi Hotel Metropole). Liszt si lasciò ispirare per la “Dante Sonata” scrivendo all' ombra dei platani di villa Melzi. Si narra che proprio camminando nello splendore dei Giardini della villa gli venne l’ispirazione, ammirando la statua di “Dante e Beatrice” creata da Comolli.
- Mark Twain vi soggiornò nel 1867 presso l'hotel Metropole che ne scrisse nel libro Innocent abroad.
- Particolarmente interessante è sapere che vi hanno soggiornato diversi personaggi storici come l'Imperatore Massimiliano I, Leonardo da Vinci, Ludovico il Moro, Bianco Sforza e il Cardinale Borromeo. E, nell'Ottocento, Silvio Pellico, la Regina Vittoria, Alessandro Manzoni e Stendhal (Henri Beyle).
Elenco delle frazioni con il link alla loro pagina descrittiva:
Altre frazioni: Oliverio - Aureggio - Regatola - Taronico - Guggiate - Crotto - Vergonese - San Vito - Breno - Casate - Suira - Cagnanica - Scegola - Neer - Begola - Brogno - Piano Rancio - Chevrio - Makallé - Guello - Cascine Gallasco - Costaprada - Cernobbio - Rovenza - Paum - Cassinott - Prà Filippo - San Primo
Civenna è un municipio del comune di Bellagio; fino al 2014 era un comune autonomo, che comprendeva anche il centro abitato di Piano Rancio.
Lungo le rive del promontorio di Bellagio si trovano molte antiche dimore nobiliari, circondate ciascuna da parchi e giardini secolari. Alcuni di essi — come nel caso di Villa Melzi e Villa Serbelloni — sono aperti al pubblico.
Elenco di alcune ville con il link alla loro pagina descrittiva:
Bellagio è stata una delle prime località turistiche italiane a diventare veramente internazionale. Il turismo nasce nell'800, durante il breve periodo napoleonico, con la decisione del conte Francesco Melzi, Duca di Lodi e vicepresidente della Repubblica Cisalpina, di stabilirvi il suo luogo di villeggiatura, in una magnifica villa sulla sponda occidentale, vicino a Loppia. Ciò attirò nella zona il fior fiore della nobiltà milanese ed il promontorio si trasformò in una corte elegantissima e raffinata. La fama del piccolo splendido borgo lacustre oltrepassò i confini del Regno Lombardo-Veneto: perfino l’Imperatore d’Austria Francesco I volle visitarlo nel 1816, e vi tornò nel 1825 per sostare nelle ville Serbelloni, Trotti e Melzi.
Il primo fu l’Albergo Bellagio, nato nel 1825 dalla trasformazione della vecchia osteria di Abbondio Genazzini e poi successivamente ancora trasformato nel primo vero hotel del Lario, l’Hotel Genazzini. Seguendo l’esempio di questo precursore, nacquero nel giro di pochi anni diversi splendidi alberghi, molti dei quali sono tuttora operanti e spesso di proprietà delle stesse famiglie di allora.
Nota: nelle pagine di Bellagio sono presenti anche foto di: Nicola Barindelli e Fausto Zambra, fotografi del GFNesso.
Bibliografia e riferimenti principali (di questa pagina e di tutte quelle qui linkate):
- Liberamente tratto dall'autore del sito da opuscoli illustrativi della PromoBellagio, dal libro "Scoprire Bellagio" di Lucia Sala e dal web.
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