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Bellagio - Villa Serbelloni

    E' posta sul promontorio di Bellagio, sul crinale interno della collina protetto dai venti che soffiano dal lago, ed è circondata da un grande parco (di 21 ha) che copre quasi interamente il promontorio di Bellagio. Il parco è visitabile e qui si ha la possibilità di godere di unici paesaggi sul territorio di Bellagio e di scoprire l’affascinante storia che si cela dietro a questo luogo quasi magico che ti conquista con tutti i suoi vialetti immersi nella vegetazione e abbelliti da terrazzamenti e statue. Nel parco, realizzato da Alessandro Serbelloni alla fine del '700, sono presenti piste carrozzabili, viali e sentieri per una lunghezza totale di circa 18 km. Nel 1973 una frana distrusse gran parte dei sentieri nella parte nord della proprietà, che da allora è sottoposta ad analisi geologiche sistematiche ed è chiusa al pubblico.

    Nel periodo romano, sul promontorio di Bellagio era presente una delle ville di Plinio il Giovane chiamata Tragoedia. E' invece certo che il luogo sia stato sede della prima villa di piacere, che risale al '400 che fu edificata per volere di Marchesino Stanga, feudatario del luogo. La villa fu costruita sulle rovine di un castello costruito da Teodorico, re dei Goti, nel quinto secolo d.c., alla fine del '400 la villa attraversò un periodo di grande splendore, ospitando probabilmente anche Leonardo da Vinci ospite del marchese Stanga. Nel '500 Francesco Sfondrati acquistò la proprietà del promontorio di Bellagio dalle figlie dello Stanga, dove decise di riedificare sulle rovine della stessa villa di Marchesino: la dimora era infatti andata distrutta in un incendio. Ricostruita e, attorno alla metà del Seicento, ingrandita fino a giungere alle attuali fattezze, la villa venne soprannominata "la Sfondrata". Al periodo degli Sfondrati la villa assume l'aspetto odierno, il complesso edilizio si caratterizza per la semplicità delle linee architettoniche. All'interno si susseguono eleganti saloni con soffitti a volta e a cassettoni, accuratamente decorati nello stile dei secoli XVII e XVIII. Nel 1788 la famiglia Sfondrati si estinse e il conte Carlo lasciò per testamento l'intera proprietà di Bellagio ad Alessandro Serbelloni, in quanto l'ultimo erede degli Sfondrati: Carlo era rimasto senza figli. Alessandro Serbelloni apparteneva a una delle più prestigiose famiglie lombarde. Le due famiglie, Sfondrati e Serbelloni, si conoscevano già da parecchio tempo. L'attuale nome della villa deriva proprio dalla seconda di queste due famiglie. A partire dal 1870 gli eredi del Serbelloni, la affittarono agli albergatori che la trasformarono in hotel, ma poi nel 1930 venne acquistata dalla principessa Della Torre Tasso: Ella Walker. La abitò fino al 1959, e alla sua morte passò, per volontà testamentaria alla Fondazione Rockfeller di New York che la adibì a luogo di soggiorno e di incontri per studiosi e per scenziati che trattano argomenti di rilevanza internazionale.

    Situato sul promontorio di Bellagio, il giardino, realizzato alla fine del secolo XVIII dal Conte Alessandro Serbelloni è ricco di statue, grotte artificiali, curiosità archeologiche, oltre che di innumerevoli esemplari di flora anche esotica. Il parco che circonda la villa si sviluppa lungo gran parte del promontorio bellagino con vasti tratti di bosco fitto dove i giardinieri del Serbelloni avevano tracciato i vialetti che ancora oggi si fanno strada fra piccole radure e giardinetti "all'inglese". Come rileva il Balbiani, più che di un giardino trattasi di un vero e proprio "bosco, aperto da spaziosi e comodi viali, e piantato di ogni generazione di alberi d'alto fusto"; fra gli altri, querce, conifere, abeti, lecci, osmanti, mirti e ginepri, "ma sopra gli alberi tutti qui fronteggia il pino, che col nodoso suo tronco fa schermo alle tempeste". Di tanto in tanto la vegetazione si dirada aprendosi su punti panoramici che si affacciano sui due rami del lago offrendo scorci prospettici sulle pendici del colle dove, nella bella stagione, fioriscono i roseti, nelle loro colorate varietà. Lungo il tortuoso viale che sale alla villa, l'asperità del suolo roccioso non ha impedito la costruzione di terrazze ed aiuole fiorite dove crescono tassi e bossi geometricamente potati. Verso la parte sommitale del parco fanno bella mostra di sé lunghe fila di cipressi e alcuni palmizi di notevoli dimensioni.

    Illustri ospiti della villa furono: Leonardo da Vinci, Ludovico il Moro, l'Imperatore Massimiliano I, l'Imperatore Francesco I, Regina Vittoria d'Inghilterra, Alessandro Manzoni, il Cardinale Borromeo, Silvio Pellico, John Kennedy.

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