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SITI DI TREKKING
















Il Trekking (in italiano Escursionismo).
Trek è una parola boera. I trekkers, o meglio i voortrekkers, sono ancora cosiderati dai Sudafricani di origine olandese come i padri della patria. Primi a parlare di trekking nel senso di "viaggio a piedi" sono stati alcuni organizzatori di camminate in Nepal. Oggi la parola viene utilizzata ovunque, ma essa dovrebbe essere usata per definire una camminata di più giorni da rifugio a rifugio.
L'escursionismo è un'attività motoria e sportiva basata sul camminare nel territorio a scopo di studio o svago, lungo percorsi poco agevoli che tipicamente non possono essere percorsi con i mezzi di trasporto convenzionali (sentieri, sentieri a lunga percorrenza, alte vie, mulattiere, ippovie ecc.); spesso, derivando il termine dalla lingua inglese, viene indicato anche come trekking o hiking con il primo termine che deriva dal verbo inglese to trek, che significa camminare lentamente o anche fare un lungo viaggio, mentre il secondo deriva dal verbo inglese to hike, che significa camminare [Wikipedia].
E' una attività per chi ama trascorrere il proprio tempo libero a contatto con la natura, il trekking è molto più di un semplice sport: è una passione che può durare una vita intera. Un modo per staccare dalla quotidianità, per scoprire luoghi nuovi e incantevoli, per andare a caccia di avventure e – perché no? – tenersi in forma.
Come altre discipline sportive, anche il trekking richiede una certa preparazione atletica, che consenta di passare dai percorsi più semplici, adatti anche ai principianti o alle famiglie con bambini, a quelli più complessi e impegnativi.
Ci sono, principalmente, due tipi di trekking: quello itinerante e quello residenziale. Il primo prevede lo spostarsi di giorno in giorno da una tappa all’altra pernottando in luoghi diversi. Il secondo, invece, prevede sempre il rientro nello stesso rifugio o a casa, verso sera.
Molti sono i benefici che si ottengono facendo trekking:
- Modifica i comportamenti e le abitudini quotidiane, camminando non si ragiona in chilometri percorsi, ma in ore di cammino o in metri di dislivello.
- Si vive lentamente.
- Migliora la salute fisica: apparato cardiocircolatorio.
- Rallenta i ritmi frenetici e ossessivi della nostra società.
Tutti possono fare trekking, purchè in buona forma fisica e con un discreto allenamento a camminare. E' necessario andare per gradi, iniziando dai percorsi brevi e facili per poi proseguire (se interessati) a percorsi più lunghi e impegnativi. E' una attività che può essere giornaliera o protrarsi per più giorni, ma come per ogni attività è necessario procedere per gradi, infatti camminare è una cosa, camminare su terreno disagevole con carichi sulla schiena è un'altra. Un consiglio (che io non seguo quasi mai), è svolgere questa attività in gruppo, in caso di necessità ci si aiuta l'un con l'altro.
Dove.
Basta un viaggio in Africa o nelle regioni più povere dell'Asia, per ricordarsi che gran parte dell'umanità si è sempre mossa (e continua a muoversi) a piedi. L'escursionismo turistico e sportivo è nato nell'ottocento sulle Alpi, per poi diffondersi all'Appennino e diventare un'attività di massa nel dopoguerra. Anche se a luglio e agosto i sentieri più noti delle Alpi e le vette più famose dell'Appennino possono essere affollati, centinaia di itinerari sulle montagne italiane offrono la solitudine e il silenzio in ogni momento dell'anno. L'appennino e le Alpi non sono i soli luoghi per camminare. Sentieri di grande fascino esistono anche in collina, lungo le coste, nei parchi ai margini delle aree urbane. In Europa, oltre alle montagne (Pirenei, Tatra, Carpazi, Olimpo...) si può scegliere fra le antiche vie dei pellegrini e la fittissima rete di itinerari della Francia, della Gran Bretagna e dei paesi di lingua tedesca. Se i trekking himalayani sono celebri e frequentati, itinerari di eccezionale fascino esistono anche in Africa (Kilimanjaro e Monte Kenya), nelle Americhe (Patagonia, parchi degli USA, Cordillera Blanca peruviana) e altrove.
Quando.
L'alta stagione dell'escursionismo alpino e appenninico è ovviamente l'estate. Ma è bene tener presente che sui massicci più bassi mesi di luglio e agosto possono essere molto caldi, e che in molte zone, a giugno ma anche a luglio, molti sentieri attraversano dei nevai molto pericolosi. Se a maggio e a giugno si ammira lo spettacolo delle fioriture, ottobre vede i faggi tingersi di rosso e d'oro. Sulle colline e sulle coste l'estate è troppo calda, mentre si cammina piacevolmente in primavera e in autunno. Le settimane meno piovose dell'inverno offrono magnifici panorami. Le stagioni dell'escursionismo alpino sono le stesse delle altre catene montuose d'Europa e del Nordamerica, con ovvie differenze man mano che ci si sposta da nord a sud e viceversa. In altre parti del mondo occorre tener presente il clima locale. In Nepal e nei paesi vicini si cammina prima e dopo il monsone, e quindi ad aprile-maggio e a ottobre-novembre, mentre in Tibet e Pakistan si può andare anche in estate. Nel Sahara si cammina d'inverno, nell'Africa equatoriale occorre evitare le pioggie di ottobre-novembre e aprile-maggio. Prima di partire è bene informarsi.
Preparasi.
E' bene ricordare che, con l'eccezione delle passeggiate più brevi, l'escursionismo è una attività sportiva che richiede un minimo di preparazione fisica. Chi pratica altre attività "di resistenza" come la bicicletta, il jogging o lo sci da fondo non avrà alcun problema ad accostarsi ai sentieri. Per i non giovanissimi che vivono una vita sedentaria è invece opportuno prevedere una visita medica e un programma di allenamento. Per chi conduce una vita piena d'impegni, rinunciare per qualche settimana all'ascensore o all'auto può rivelarsi utile. Camminare in montagna comporta anche un impegno psicologico. Le belle immagini di albe e tramonti, i ricordi di serate intorno al fuoco o degli splendidi panorami da colli e vette offuscano nella memoria (nostra e di altri) il ricordo di momenti diversi. La fatica dovuta al peso dello zaino e al sole che picchia sodo, le discese in cui la meta sembra non arrivare mai. Sulle Alpi capita di smarrire il sentiero o di dormire su pavimenti di rifugi strapieni, ovunque i sentieri possono essere resi scomodi dal fango o dalla neve. La disponibilità ad affrontare ritardi, imprevisti o situazioni scomode è essenziale per tutti.
Fotografare e filmare.
La bellezza dei luoghi attraversati e la varietà delle situazioni incontrate fanno si che molti escursionisti abbiano voglia di conservare attraverso delle immagini il ricordo delle proprie camminate. Quasi tutti portano con se una macchina fotografica , qualcuno preferisce una piccola telecamera, e comunque tutti hanno con se uno smartphone che da la possibilità di riprendere foto/video. Con l'avvento digitale il peso dell'attrezzatura è diminuito (se si esclude le persone che fanno riprese di alta qualità). In compenso è aumentata la dipendenza da luoghi ove è possibile ricaricare le batterie. La scelta fondamentale per l'escursionista, e che comporta una differenza di peso nello zaino, è fra fotocamera compatta o una reflex con eventualmente obiettivi intercambiabili. A metà strada fra queste due possibilità abbiamo le fotocamere mirrorless (letteralmente senza specchio) che si posizionano fra le due alternative sia come qualità delle riprese che come peso. E' sempre importante avere con se un numero sufficente (come Gb di memoria) di scheda per memorizzare le immagini.
Verso il minimo impatto.
Anche i rumori eccessivi, anche i colori troppo sgargianti del vostro abbigliamento (da considerare un giusto compromesso con la necessità di essere visibili in caso di richieste di aiuto), limitano l'esperienza di wilderness degli altri che percorrono gli stassi sentieri. Anche se l'atteggiamento è cambiato, è sempre bene fare attenzione a come ci si comporta sui sentieri. Urla e schiamazzi devono essere banditi, i rifiuti vanno sempre riportati a valle, è bene tenersi sul sentiero principale, evitando le scorciatoie che favoriscono l'erosione. Il fuoco deve essere acceso solo nelle aree predisposte , e poi spento con la massima cura. E' proibito dalla legge nazionale accendere fuochi sul terreno e a meno di 100 metri dal bosco. L'impatto sull'ambiente che si attraversa non è fatto solo di immondizie lasciate in giro. Se sulle nostre montagne si deve evitare (se possibile) di attraversare il pascolo che è prezioso per l'allevamento in altura, nelle zone più remote del mondo bisogna rispettare la proprietà, la cultura e le tradizioni della gente, informandosi prima di partire o affidandosi a una guida preparata. Nei paesi islamici vanno evitate (anche per gli uomini) calzoni corti e cannottiere. Nei parchi degli USA o del Canada, lasciare del cibo in tenda può portare a una visita inattesa da parte di un orso, seguita da una pesante multa da parte dei ranger.
Camminata nordica.
E' una camminata che si effettua con i bastoncini applicando su di essi una forza a ogni passo. Ciò implica l'uso dei muscoli dell'intero corpo e in particolare dei gruppi muscolari del torace, dorsali, tricipiti, bicipiti, spalle, addominali. Questo tipo di attività genera un incremento nel consumo di energia e un alleggerimento significativo degli sforzi su anca, ginocchio e caviglie, grazie alla riduzione degli sforzi su quella struttura ossea.
Equiturismo.
L'equiturismo, trekking a cavallo o trekking equestre è una pratica dell'equitazione che consiste nell'uso del cavallo per il piacere di cavalcare in luoghi lontani dalla civiltà, ad esempio nei boschi o in montagna. Normalmente lo si pratica cavalcando l'animale stesso, ma rientrano sotto questa voce anche le attività che prevedono l'uso di veicoli a trazione animale, quali carri o carrozze [Wikipedia].
In caso di guai.
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In caso di incidente o di malore, la prima regola importante è di mantenere la calma. Il ferito deve essere adagiato in un luogo riparato, ma non deve essere spostato se si sospettano lesioni alla colonna vertebrale. La diffusione dei telefoni cellulari fa si che venga sempre meno il tradizionale messaggio di chiamata, che consisate nell'emettere segnali acustici o visivi di qualunque tipo (fischi, lampi con una pila o con uno specchietto) ogni 10" per un minuto, a cui segue un minuto di silenzio prima di ricominciare. Il Soccorso Alpino in Italia è organizzato su base regionale. ed è affidato alle guide alpine ai volontari del Corpo Nazionale Soccorso Alpino del CAI. Per chiamare basta digitare il 112, all'arrivo dell'elicottero occorre segnalare la propria posizione alzando le braccia a formare una "V", e obbedire poi alle indicazioni dei soccorritori. Gratuito in Italia, l'intervento dei soccorsi può essere a pagamento in altri paesi come la Svizzera e l'Austria. Organizzazioni locali propongono delle assicurazioni a poco prezzo, che conviene senz'altro a sottoscrivere.
"Che ti move, o omo, ad abbandonare le proprie tue abitudini delle città, lasciare li parenti e li amici ed andare in lochi campestri per monti e per valli, se non la naturale bellezza del mondo".
Leonardo da Vinci.
"Migliaia di persone stanche , ipercivilizzate stanno iniziando a scoprire che andare in montagna è andare a casa, che la natura selvaggia è necessaria".
John Muir, il padre dei grandi parchi del west. Un camminatore entusiasta che ha cambiato l'America e il mondo.
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