Rezzago comune di 303 abitanti (densitā: 74,35 ab/kmq) sito su un pianoro a nord delle cittadine di Canzo e Asso, in provincia di Como in Lombardia. Possiede un centro storico ben tenuto, con case in pietra, in molti casi riportate all'antico splendore con un'opera di sapiente restauro.
Una leggenda narra che Rezzago fu la dimora di un mitico re, Ago che diede il nome al paese (da Rex Agus). Le prime tracce documentate di un insediamento nella zona risalgono al IV sec. a.C. a opera di gruppi di origine Celtica. Il nome di Rezzago potrebbe derivare infatti, con pių probabilitā, da "Retorum Pagus" ovvero villaggio dei Reti, che erano appunto popolazioni celtiche calate dalle regioni nordiche in cerca di terreni e prede. In epoca medievale, Rezzago costituiva un borgo fortificato e disponeva di una torre. Durante il periodo del Ducato di Milano il borgo seguė le sorti del resto della Vasassina dapprima con i Visconti e successivamente con gli Sforza, infine divenne feudo della famiglia Sfondrati. Nel 1778 tornō al demanio, in epoca napoleonica venne annessa ad Asso ma poi questa decisione fu cancellata dopo il ritorno degli asburgici. In epoca fascista Rezzago, Caglio e Sormano furono riuniti in un unico comune chiamato "Santa Valeria", ma anche questa riunificazione fu cancellata nel 1947 con l'avvento della Repubblica. Attualmente Rezzago, apprezzato centro turistico estivo, ha comunque conservato l'aspetto di un borgo antico, caratterizzato dalle sue case in pietra a vista addossate le une alle altre , con archi a volta e dalle sue strette e contorte stradine lastricate. In qualche angolo, del centro storico, occhieggia una nicchia, una cappella, compaiono i colori di un affresco medievale, dipinto da mani dartista di paese. Le case sono modeste e raccontano della dura vita dei contadini di montagna. Guarda una galleria di immagini del borgo.
Edifici religiosi:
Chiesa di Santa Maria Nascente, č la chiesa parrocchiale, č situata nel centro storico del borgo, ha un orientamento nord-sud. La facciata č divisa da un cornicione, l'ingresso č incorniciato da due colonne laterali ed č sovrastato da un timpano. Nella parte superiore č presente una nicchia con bassorilievo raffigurante Maria Nascente. L'interno (non visitabile) č a unica navata a tre campate con due cappelle laterali per lato. Il presbiterio presenta l'altar maggiore in marmi policromi. Sono presenti arredi di un certo pregio, e alcune tele secentesche di discreto valore.
Chiesa dei SS Cosma e Damiano, č posta subito fuori il paese, ed č il monumento principale, rappresenta uno dei pių notevoli esempi di architettura romanica nella zona. L'attuale struttura fu costruita su una chiesa tardo medioevale (di cui sono state ritrovate le tracce durante gli interventi di restauro), č dedicata ai santi Cosma e Damiano, medici che furono martirizzati nel IV secolo. Ebbe funzione parrocchiale fino al 1654 quando fu costruita la chiesa dedicata alla Nativitā di Maria Vergine, adempiendo allordine di Federico Borromeo. E' circondata dal cimitero e da cappelle della via crucis, con dipinti, ora non pių visibili poichč essendo stati danneggiati dalle intemperie sono stati sostituiti da mosaici nel 1972. L'esterno č a pietra a vista che denotano interventi di modifica e ampliamento. La facciata presenta un portale sormontato da lunetta e finestra circolare. Sul lato sinistro, c'č la torre campanaria dalla tipica architettura del romanico comasco, presenta quattro ordini di bifore. L'interno (non visitabile) č diviso in due campate di lunghezza differente, nell'area presbiteriale di forma rettangolare č situata la sacrestia. La decorazione pittorica interna fu eseguita dal pittore tornasco Andrea de Passeris, e sono stati recentemente restaurati.
La fontana dell'Acqua Bona: posta a ridosso del centro storico (sull'itinerario per i funghi di terra), fu costruita e donata al pubblico da Binda Annunciata del Perucca nel 1851. Si presenta con una vasca e due pietre inserite nel muro dal quale sgorga l'acqua sorgente. Un cartello indica che non č potabile.
Il castello: di probabile etā medioevale, č posto a nord-est del paese in un'area boschiva, di esso rimangono solo dei resti murari e una torre. L'alzato murario residuo raggiunge gli otto metri di altezza, mentre lo spessore in alcune parti arriva ai due metri.