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Sorgente del Lambro: geologia.
Inquadramento geo-morfologico dell'area: la struttura geologica che alimenta la Sorgente del Lambro si sviluppa in corrispondeza dei rilievi prealpini a morfologia accidentata con valli incise, crestae pronunciate e notevole pendenza dei fianchi montuosi. E' in altre parole il risultato combinato dell'azione dell'orogenesi e dell'erosione che ha portato all'affioramento di una spessa sequenza carbonifica mezozoica, i cui singoli termini sono individuabili percorrendo le valli del Triangolo Lariano da Nord verso Sud.
Nella porzione orientale e nord-orientale, ivi compresa la sorgente Menaresta affiorano le rocce pių antiche. Si tratta in questo caso di formazioni triassiche ove frequente č la presenza di dolomie e calcari di scogliera, testimoni della prevalente deposizione di carbonati in un ambiente marino tropicale/equatoriale con acque relativamente poco profonde.
Queste formazioni si presentano spesso in grossi banchi rozzamente stratificati con una buona resistenza all'erosione ma non alle sollecitazioni tettoniche testimoniate da considerevoli fasce di detrito ai piedi delle pareti principali.
Come giā detto, tutta l'alta valle del lambro e con essa la Sorgente Menaresta, risulta incisa nella formazione triassica della Dolomia Principale cui fa seguito, verso meridione, la Dolomia Conchodon e ancora pių sotto i Calcari di Moltrasio (Giurassico - Lians inf.). Questa successione carbonatica č facilmente individuabile su estese porzioni rocciose prodotte dai movimenti differenziali esercitati a livelli della crosta terrestre e oggi affioranti senza essere occultati da coltri di depositi sciolti superficiali.
Se per i termini pių recenti della successione carbonatica i motivi strutturali hanno reso un contributo pių che apprezzabile al modellamento morfologico, citiamo per importanza l'articolato sovrascorrimento di Canzo - Caslino d'Erba, nei territori triassici, sia per l'etā pių antica sia per la maggior fragilitā delle rigide masse dolomitiche calcaree, l'assetto strutturale č dominato unicamente da faglie e fratture di ordine minore che hanno suddiviso il substrato in diverse porzioni.
Bibliografia e riferimenti principali:
- Liberamente tratto dall'autore del sito da pubblicazioni e libri reperibili presso la biblioteca della C.M.T.L.
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