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Strada Regia - da Nesso al Ponte del Diavolo
Nel comune di Nesso si percorre la variante alta

mappa KOMPASS: [].
mappa Google: [].
traccia gps.
partenza: si parte dalla frazione Vico di Nesso. Da piazza Castello, dove c'è la fermata della corriera che collega Como con Bellagio (C30). Seguendo le indicazione di "STRADA REGIA" si sale alla parte alta del paese e si arriva in via S. Maria, l'inizio del percorso. In alternativa alla corriera nei mesi estivi è possibile raggiungere Nesso con il battello, dall'imbarcadrero si sale a piazza Castello con una lunga scalinata.
parcheggio: non c'è facilità di parcheggio: pochi posti auto all'inizio di via S. Maria [].
statistica: []; e info sulla tempistica e sul ritmo sono falsate perchè il tracciato è stato percorso in due giorni differenti.
info.

itinerario: inizia in via S. Maria [] e si supera l'omonima chiesa (famosa per i dipinti che Bartolomeo de Benzi affrescò all'inizio del '500) [   ], superata la chiesa [] si arriva alla pizzetta di Verigaa, ove è presente un bar con annesso negozio di alimetari [   ]. Si continua su via S. Maria [], poi si esce da Nesso, e la stradina lastricata lascia il posto a un sentiero [ ], si procede su di esso con il versante a monte protetto da muri a secco [ ] e si arriva a un grosso masso erratico [  ]. Superato il masso, a un icrocio si prosegue diritto [] come indicato dal cartello, con il sentiero protetto a valle da una rete e a monte da un muro a secco [ ]. Si scende sino a un bivio, dove da sx arriva il tracciato della variante bassa, che sale dalla SP583; il luogo è interessato da una frana, dovuta a una bolla d'acqua scesa da monte in un canalone durante un violento temporale [ ]. Si prosegue sul sentiero pianeggiante immerso in terrazzi coltivati con a monte alcune baite []; superata una baita in completa rovina [] si giunge a un bivio, proseguire sulla dx come indicato dalla freccia [] e ci si addentra in un lungo tratto nel bosco; dopo una breve salita, si arriva a un canalone di scolo dell'acqua che scende da monte [ ], proseguendo si può notare l'abbandono della manutenzione dei boschi [ ]. Si prosegue in piano [] e si arriva a un pianoro (sottostante la Strada Regia) dove è presente "l'Agriturismo Baita La Morena", un rustico con vista sul lago di Como, dove è possibile pranzare con prodotti genuini, e che offre anche il pernottamento; molto bello il paesaggio, con i colori che vanno dal verde dei boschi montani all'azzurro delle acque del lago [  ]. L'agriturismo è accessibile dalla strada regia con un comodo sentiero che scende al pianoro sottostante [] oppure dalla SP583 in dieci minuti di salita o anche mediante una minuscola monorotaia. Superato l'agriturismo il sentiero sale [], poi spiana e ora è protetto a valle da una staccionata alquanto instabile []; anche in questo tratto non c'è traccia di manutenzione nel bosco [  ]. Il sentiero procede sempre a mezzacosta con brevi saliscendi [ ] sino a raggiungere un ripido canalone di scolo dell'acqua piovana []. Superato il canalone si arriva a Carvagnana (la prima frazione di Lezzeno) [], piccolo gruppo di case posto poco sopra la SP583, alla quale è collegato con una strada carrozzabile che può servire come uscita dall'itinerario. Nell'attraversamento del borgo fare attenzione alle frecce che indicano il percorso da seguire [   ].

Carvagnana è posta sotto il Monte Colmenacco (1158 mt) ultimo e più basso contrafforte della costa del S. Primo verso ovest, da qui parte un lungo e impegnativo sentiero per il Sasso Calvarone (qui la descrizione dell'itinerario), forse per l'esposizione a nord o per il complesso reticolo idrografico il versante montano di Lezzeno risulta più ripido e selvaggio rispetto a quello precedente .Uscendo dall'abitato il sentiero corre una cinquantina di metri sopra la provinciale [ ]. Si supera un canalone con un ponte in pietra [], poi una breve discesa a gradini [] e si supera un'altro canalone sempre su un ponte [  ]; in breve si giunge a Sormazzana, la seconda delle frazioni di Lezzeno [  ]; poi superata questa frazione si percorre una strada asfaltata e si raggiunge la chiesetta di S. Antonio [  ], in frazione Calvasino. Superata la chiesetta si procede su strada asfaltata [], fino a uno stop, si deve prendere a dx (per non scendere sulla strada provinciale) [] e si continua l'attarversamento di Calvasino su strada asfaltata poco sopra la provinciale []. Si attraversa un gruppo di case con uno stretto vicolo [], poi si prede a sx come indicato dal cartello segnaletico [] e si arriva a Bagnana []. Attraversata una strada carrozzabile si procede su una viuzza che attraversa l'abitato di Bagnana [ ], usciti da Bagnana si prosegue su un sentiero che corre poco sopra le case del paese [ ] e che termina sulla provinciale []. Ora la si deve percorrere per un lungo tratto, facendo attenzione al traffico, a volte intenso, si incrocia il Museo storico della nautica, allestito dai Cantieri Molinari, notissimi costruttori lariani di imbarcazioni. Si prosegue su strada provinciale [], e si raggiunge il centro di Lezzeno dove sorgono il Municipio, la Parrocchiale dei Santi Quirico e Giulietta con l'Oratorio di Santa Marta, la farmacia e il sottostante imbarcadero [ ]. Il percorso della Strada Regia prosegue a fianco della Parrocchiale [] e si percorre uno stretto vicolo del centro storico [ ], al termine del quale si piega a dx come indicato dal cartelli segnavia []. Si segue un viottolo che si inoltra in una valletta [], con un ponte si supera un ruscello [] e il sentiero rimonta l'opposto versante, in parte con gradinata in parte pianeggiante: serve a guadagnare i terrazzini appena sopra [          ]. Si raggiunge una carrareccia di recente costruzione [], a dx si procede verso un agriturismo, a sx si attraversano le poche case di Morbia [] e si arriva al sagrato della Chiesa della Madonna dei Ceppi [ ]; da qui parte l'itinerario che conduce alla Bocchetta di Lezzeno sulla dorsale. Si scende lungo la larga stradina selciata [  ] verso Cendraro, che si attraversa [  ], poi si procede su un viottolo asfaltato [] e si supera la Valle di Villa su un ponte []. Si raggiunge una strada asfaltata [] che conduce all'ultima frazione di Lezzeno: Casate, che si attraversa [] e si scende sulla provinciale [  ]. La si percorre in direzione di Bellagio e dopo la piazzola ecologica, circa 150 mt [], si prende una stradina sulla dx che subito diventa un sentiero []. Questo è l'ultimo tratto della Strada regia che dall'uscita di Lezzeno conduce al ponte del Diavolo solcando il ripido versante occidentale del Monte Nuvolone, è la pendice detta dei Sassi Grosgalli (ultimo contrafforte verso nord della dorsale del Monte San Primo) [                 ]. Il vecchio ponte, dall'aspetto cupo e misterioso, è noto, secondo la leggenda, per essere stato sede di incontri esoterici e di riti satanici (da cui il nome). Si tratta dell'unico manufatto rimasto intatto, senza rimaneggiamenti. Qui si conclude l'attuale Strada Regia, quella antica proseguiva sino a Bellagio, ma ora non esiste un collegamento pedonale, Bellagio è raggiungibile solo con la strada provinciale.
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