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SITI DI TREKKING
La Val Ravella, Sentiero Geologico: eventi geologici esplicativi (1-7).
Evento n. 1: Calcare e corallo
E' un blocco di roccia sedimentarie calcarea, costituita prevalentemente da resti fossili di corallli e in particolare da colonie ramificate di Thecosmilia clathrata. Questa formazione, chiamata dai geologi Calcare di Zu, si č originata nel Triassico superiore (circa 210 milioni di anni fa), in condizione di mare calmo, limpido e poco profondo (un abitat ideale per la vita dei coralli), simile a quello delle attuali barriere coralline nelle zone tropicali ed equatoriali. Si tratta di una roccia compatta, di colore grigiastro, facilmente soggetta a erosioni da parte delle acque meteoriche acide (carsismo).Essa costituisce il pendio orientale dei Monti Cornizzolo e di Pianezzo, nonchč parte del Prasanto. Questo masso fu rinvenuto nella valletta sopra il santuario di San Miro al Monte.
Evento n. 2: "Slumping" frana sottomarina
La formazione sedimentaria affiorante al bordo del sentiero, detta Calcare di Moltrasio, č costituita da calcari e calcari malnosi di colore grigiastro con inclusi strati e noduli di selce nerastra. Qui presenta una stratificazione a pieghe, dovuta allo scivolamento e piegamento dei sedimenti in via di consolidamento su un pendio sottomarino, a profonditā abbastanza elevate. Il Calcare di Moltrasio risale al Giurassico inferiore (circa 190 milioni di anni fa) e costituisce il substrato roccioso della maggior parte del Triangolo Lariano, tra cui il Monte San Primo e la Vallassina, da Barni a Erba.
Evento n. 3: Conglomerato di Sirone "Puddinga"
La macina, proveniente dalle cave di Sirone (LC), č costituita da una roccia sedimentaria marina, chiamata Conglomerato di Sirone, pių nota con il nome locale di "ceppo". Questa formazione, di grana piuttosto grossolana, č formata da ciottoli eterogenei e arenarie, cementati da carbonato di calcio. Deriva dal consolidamento di materiali erosi dagli agenti atmosferici sulla terraferma (ghiaie, sabbie e limi), trasportati dai fiumi in mare e depositati a modesta profonditā, circa 90 milioni di anni fa, nel Cretaceo. Puō contenere anche alcuni fossili di Molluschi Lamellibranchi (Hippurites), provenienti da rocce locali preesistenti smantellate dall'erosione. In passato questo materiale veniva utilizzato per realizzare macine di granaglia.
Evento n. 4: Formazione della Maiolica
Si tratta di una roccia sedimetaria marina, di ambiente piuttosto profondo, originatasi 145-135 milioni di anni fa tra la fine del Giurassico e il Cretaceo inferiore. E' un calcare compatto bianco, povero di macrofossili, con grana finissima dovuta all'accumulo di microorganismi (nanofossili), con inclusi noduli di selce policroma. La superfice č interessata da lineeature seghettate, che assomigliano a suture craniali (stiloliti). La maiolica affiora con continuitā nella porzione meridionale del Triangolo Lariano, dove č ben visibile nella grande cava di Cesana Brianza (LC). Anche la ben nota grotta del Buco del Piombo č scavata quasi totalmente in questa roccia; la denominazione di tale grotta č da ricondursi molto probabilmente alla caratteristica patina di alterazione di colore grigiastro che si forma sugli affioramenti di Maiolica. Tale roccia veniva utilizzata come materiale da pietrisco e per la produzione di cemento (cava di Cesana).
Evento n. 5: Rocce metamorfiche
Le rocce metamorfiche nel Triangolo Lariano sono rappresentate da massi erratici provenienti dalla Valtellina e dalla Valchiavenna, trasportati dai ghiacciai durante le fasi glaciali Pleistoceniche e abbandonati al loro ritiro. La loro origine č molto antica: si sono formate presumibilmente 300 milioni di anni fa, nel Carbonifico, in ambienti profondi della crosta terrestre per trasformazione a elevate pressioni e temperature di rocce preesistenti. Caratteristico delle rocce metamorfiche č l'allineamento dei minerali che le costituiscono, a formare degli strati lungo i quali si possono spaccare (scistositā). In Val Ravella si possono trovare micascisti e gneiss del basamento Alpino (rocce a tessitura orientata, costituite prevalentemente da quarzo, miche e felspati chiari) e le serpentinite della Valmalenco. Queste rocce, un tempo tagliate in lastre con filo elicoidale, venivano usate generalmente in edilizia per la produzione di cordoli e manufatti lapidei.
Evento n. 6: Calcare di Moltrasio, Rocce sedimentarie marine (sedimenti pelagici)
Si tratta di banchi stratificati di calcari e calcari marnosi, di colore grigio biancastro. Queste rocce, formatesi sul fondo dell'antico mare che occupava la nostra zona durante il Giurassico Inferiore (circa 202 -180 milioni di anni fa), sono poi affiorate in seguito ai movimenti della crosta terrestre durante la formazione delle Prealpi e delle Alpi.
Evento n. 7: Selci
Le selci sono rocce sedimentarie silicee dure e compatte, di aspetto vetroso e di colore vario (marrone, nero o rosso), di origine organogena, costituite dai resti dell'involucro esterno siliceo di Protozoi (Radiolari), Spugne e Alghe (Diatomee). Sono spesso presenti in straterelli, lenti o noduli inclusi in rocce calcaree. Le selci lavorate sono una testimonianza fondamentale dei primi insediamenti umani; le tecniche lavorative utilizzate per crearle (scheggiatura) consentono di individuare diversi periodi della preistoria. L'uso č continuato, poi, fino a periodi relativamente recenti. Nel XVII secolo erano ancora adoperati, specialmente presso i popoli delle Americhe, coltelli con la lama di questo materiale che veniva usato anche per le punte delle frecce. La selce, in quanto pietra focaia, č stata fondamentale anche per il funzionamento degli acciarini manuali.
Bibliografia e riferimenti principali:
- Liberamente tratto dall'autore del sito dall'opuscolo: "La Pietra e l'Acqua" realizzato a cura della CMTL.
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