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da Canzo a Eupilio per il Senterun

mappa CMTL: [].
mappa Google: [].
traccia gps.
partenza: dal parcheggio di via Vittorio Veneto adiacente alla stazione ferroviaria (a pagamento) [] oppure sempre sulla stessa via vicino alla CMTL (gratuito) [] oppure se non si vuole attraversare il paese dal parcheggio gratuito di via Gajum 33 [ ].
parcheggi: la disponibilitā di posti č buona ma non eccessiva in quello di via Gajum, mentre vicino alla CMTL č sempre possibile parcheggiare facilmente.
statistica: [].

itinerario: si attraversa il centro di Canzo [   ], si attraversa il torrente Ravella su un ponte [] e si giunge in pazzetta San Francesco su cui affaccia l'omonima chiesa [], a lato della piazza č presente il parcheggio di via Gajum 33. Si procede lungo via Gajum [] in ripida salita e dopo un secondo tornante e un breve tratto rettilineo si arriva in localitā Lazzaretto dove a dx della strada parte un sentiero in salita [ ] e dopo un centinaio di metri si arriva alla cappella di San Michele (detta il Lazzaretto) [ ]. Si prende una mulattiera a dx con fondo acciottolato [] e si giunge a un bivio in prossimitā del torrente Pesora [] si gira a sx come indicato da cartelli segnavia []. Restando a sx del terrente [ ] si sale fino a un guado []. Superato il piccolo torrente [], si gira a sx come indicato da un cartello segnavia, si lascia il sentiero numero 3 e si continua a salire [ ], fin oltre quota 700 mt, e poi il sentiero spiana []. Si procede in falso piano attraversando i conoidi di deiezione e le vallette del versante nord–ovest dei monti Pesora e Cornizzolo, attraverso boschi di carpini e frassini [  ]. Poi si inizia ascendere [], sempre nel bosco che non offre viste sul paesaggio sottostante del Lago del Segrino, anche se a un certo punto si apre una finestra fra gli alberi e si vedono i borghi di Canzo e Asso [ []. Si arriva a un bivio: a sx per l'Alpe Carella, diritto verso Eupilio []; superato il bivio si entra in una radura [], se ne esce sulla strada asfaltata che collega Eupilio con il Rifugio Marisa Consigliere sotto la cima del Cornizzolo [  ]. Si prosegue lungo la strada in discesa [ ], si supera un insediamento con allevamento di animali [ ], e si arriva in Eupilio [].
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IL   LAZZARETTO

Costruzione esagonale eretta nell'anno domini 1630 in ricordo dei morti della famosa peste manzoniana. Si ritrova in posizione defilata rispetto all'abitato, sopra un piccolo promontorio a quota 460 mt. lungo un sentiero che conduce al Monte Cornizzolo. La figura principale č quella di San Michele, il santo angelo pesatore delle anime e protettore dei guerrieri Longobardi. L'edificio venne utilizzato nuovamente come Lazzaretto in occasione dell'epidemia di colera del 1836.
La cappella ha subito diversi interventi di restauro, uno dei quali nel 1928 grazie all'intervento della famiglia Bonalumi Mosca, garantendone un buon stato di consevazione fino a oggi.
All'interno vi sono altri dipinti graffiti che ricordano le opere temporali di misericordia: dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini, visitare gli infermi, visitare i carcerati e seppellire i morti. L'arcangelo Michele č raffigurato nel momento in cui sconfigge il demonio la cui immagine č dipinta ai suoi piedi. L'arcangelo diventa cosė protettore delle anime defunte e aiuto ai fedeli per raggiungere la gioia eterna del paradiso.
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