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Brunate

Brunate è un comune italiano di 1641 abitanti (densità: 810,33 ab/kmq) della provincia di Como in Lombardia. Noto come balcone sulle Alpi per i numerosi punti panoramici da cui si può vedere l'intero arco alpino occidentale, la Pianura Padana e gli Appennini, sorge in splendida posizione panoramica su un altopiano disposto sulle pendici del Monte Uccellara.






L’insediamento ha origini antiche, probabilmente celtiche, come sembrano indicare alcuni ritrovamenti archeologici. Nel corso del Medioevo il borgo era legato alla vicina città di Como pur restando un luogo isolato e difficile da raggiungere. Nel Settecento Brunate si presentava ancora come un piccolo insediamento rurale e solo nel 1817 fu costruita una mulattiera che lo collegava con Como (oggi sentiero Alda Merini), e alla fine dell’Ottocento fu realizzata una strada carrozzabile. Poco più a valle del paese è presente un piccolo altopiano (la località Piani di Brunate), collegato al centro storico da una strada carrozzabile stretta e tortuosa inaugurata il 15 giugno 1935. Il territorio è in prevalenza ricoperto da boschi; le specie più presenti di alberi sono aceri, frassini, pini, betulle, robinie, querce, castagni e faggi.
A Brunate sono stati rinvenuti antichi reperti Celtici risalenti alla colonizzazione di Como da parte dei Romani; Brunate ne seguì le sorti anche se per un breve periodo nel secolo XII riuscì a costituirsi in comune autonomo. A cavallo tra Ottocento e Novecento, da piccolo insediamento rurale medievale Brunate diventa una famosa meta di villeggiatura per le famiglie benestanti milanesi. A partire dal secondo dopoguerra Brunate cominciò a vivere una fase di declino per quanto riguardava la sua peculiarità principale, vale a dire quella di essere una rinomata località turistica; gli alberghi di Brunate hanno quasi tutti cessato l'attività. Il paese è passato da località di villeggiatura "d'élite" a luogo da turismo di massa stile "mordi e fuggi". Il visitatore tipico si limita alla visita del centro storico, del Faro Voltiano e dei panorami.


chiesa di Sant'Andrea - la facciataChiesa di Sant'Andrea: è di oriine medioevale el XIV secolo, e si trova in piazza della Chiesa, in centro al paese, a poca distanza dalla stazione della funicolare. Venne edficata unitamente a un monastero femminile agostiniano, oggi non più esistente. La costruzione originaria subì modifiche e ampliamenti nel corso dei secoli; nel '600 fu quasi completamente ricostruita.
Esternamente si presenta con una grandiosa facciata disegnata dall'ing. Stampa nell'ambito dell'ampliamento (1927/1932) che ridefinì lo spazio dei fedeli allargandolo in forma pseudo-ottagonale, e concludendolo con una ariosa cupola, racchiusa in un tiburio ottagono. E' in stile neorinascimentale, divisa in due ordini e caratterizzata da numerosi elementi architettonici e ornamentali: nicchie, lesene, semicolonne, balaustre ed obelischi realizzati in cemento e graniglie; alla sommità il timpano è decorato dallo stemma del comune di Brunate e da due arcangeli, Michele ed Uriele (quest’ultimo presente nella tradizione cristiana antica).
L'interno è il risultato dell’aggiunta del corpo novecentesco alla struttura del Seicento, un’aula ad unica navata con presbiterio. L’area costruita nel XX secolo è a pianta centrale sormontata da una cupola con un affresco, realizzato da Mario Arbatella nel 1939, rappresentante il Paradiso. La cappella laterale di destra (1936) è dedicata alla Beata Maddalena Albrici. Da segnalare la cappella dedicata a san Vincenzo Ferrer, con tela secentesca raffigurante San Vincenzo Ferrer tra i santi Guglielma e Carlo Borromeo ed affreschi di inizio Seicento sulla volta che rappresentano episodi della vita del santo. Sempre nella stessa cappella tela di C. C. Tagliabue, 1932, entro cornice marmorea mistilinea, inizi sec. XVIII). Nel presbiterio l’altare marmoreo settecentesco, con le statue in stucco di San Fermo e San Maurizio attribuite a Stefano Salterio (1786), è ornato da una pala realizzata all’inizio del Novecento da Antonio Rinaldi, il Martirio di sant’Andrea, mentre le pareti ospitano quattro Profeti affrescati nel 1935 da Primo Busnelli. Sulla controfacciata è conservato inoltre un organo a canne risalente al 1827.


stazione della funicolare con vetturaFunicolare: è stata inaugurata nel 1894, e ancor oggi è il mezzo più veloce per spostarsi da Brunate a Como, oltre a essere l’occasione per godere di un incantevole panorama sul lago e sulle Alpi. Inizialmente a trazione a vapore, nel 1911 diventa elettrica. La funicolare, su unico binario e raddoppio a metà tragitto, ove s'incrociano la vettura in salita e quella in discesa, supera un dislivello di 493,92 metri con una pendenza media del 46% e una punta massima del 55,10%; il percorso sull'inclinata misura 1074,08 metri. Lungo il tragitto vi sono due fermate a richiesta: una a Como Alta e una a Carescione (frazione di Brunate). Gli impianti furomo ristrutturati più volte e più volte furono sostituite le vetture. Quelle attuali risalgono al 2011 hanno una capienza di 80 persone ciascuna (24 sedute e 56 in piedi), con cinque porte scorrevoli per ogni lato, ed è stata eliminata la cabina dei conduttori, sostituita da un'ampia vetrata panoramica.

Le ville liberty: presenti nel territorio circondate da parchi, testimoni di un'epoca felice, sono presenti in maggior numero lungo via Pissarrottino. A fine ottocento Brunate visse una stagione d’oro: è il turismo di élite, che vide la nascita della villeggiatura, col sorgere di sontuose ville in stile eclettico e Liberty, che la ricca borghesia della rivoluzione industriale in cerca di affermazione volle realizzare, per dominare i panorami mozzafiato sulla città di Como.
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