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Sasso di Preguda.
Il Sasso di Preguda, è un masso erratico proveniente dalla Val Masino e trasportato dai ghiacciai sino a uno sperone del Monte Moregallo a 647 mt, nel comune di Valmadrera in provincia di Lecco. È posto in un luogo estremamente panoramico, a strapiombo sul ramo del lago di Lecco del Lario, da qui è ben visibile la città di Lecco con le sue montagne, come il Resegone e il San Martino…, i laghi di Garlate e Olginate e spostando lo sguardo a destra il lago di Annone, il primo dei laghi Briantei, e poi giù verso la Brianza.
Ha la forma di un prisma a quattro facce, lungo circa sei metri, largo tre e alto sette per un volume di oltre cento metri cubi. Sulla cima del Sasso di Preguda fu issata una croce di ferro che indicava una delle stazioni nelle processioni di penitenza che si svolgevano nei tre giorni delle “rogazioni”, con canti di litanie dei Santi e altre preghiere per implorare da Dio, i beni spirituali e la prosperità delle messi e dei frutti della terra.
Una targa, posta nel 1978, ricorda Antonio Stoppani che dedicò un poemetto alla storia del masso.:
" Sulle acute rocce
adagia appena appena il grave fianco,
siccome lasso pellegrin che dorma,
assiso allato a polverosa via,
pronto nuovo cammino, appena il sonno
gli avrà rifatta la perduta lena;
o com'aquila audace che un istante
raccolga il volo sull'aereo poggio,
bramosa di lanciarsi ove si annera
per soverchi seren, l'aere sottile,
coll'immota pupilla incontro al sole".
Nel 1895, per volere del parroco di Valmadrera, Don Giuseppe Valera, e con l’aiuto di volenterosi contadini, iniziarono i lavori per la costruzione della piccola chiesa dedicata a Sant’Isidoro da realizzare addossata a una delle pareti del Sasso di Preguda, che fu poi inaugurata il 12 maggio 1899, festa liturgica di Sant’Isidoro. L’interno della chiesa è semplicissimo e raccolto: l’abside è la parete del Sasso dove è stata ricavata una nicchia che accoglie la statua di Sant’Isidoro, sulla parete destra è appeso un bassorilievo in legno raffigurante la Madonna con bambino e un “ex voto”. È stata restaurata negli anni '80 del secolo scorso.
La Pietra Pendula è raggiungibile con ii seguente itinerario:
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