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uso delle tracce G P S contenute nei files (.gpx)

GPS eXchange Format: è un file con (con estensione .gpx) che utilizza lo schema XML per memorizzare le coordinate geografiche di: tracce, sentieri, percorsi, punti di interesse. E' un file a licenza aperta, ed è diventato lo standard per la condivisione di questi dati con tutti i moderni navigatori GPS, anche con smartphone, nonchè tutti i software per la visualizzazione degli itinerari.

Clicca qui per vedere un esempio di file .gpx.

In un file .gpx ci sono essenzialmente due informazioni principale: la traccia e il punto di interesse. La traccia è una sequenza di punti georeferenziati (cioè identificati con quattro informazioni: latitudine, longitudine, altitudine e orario) rilevati nel tempo a un intervallo predefinito. Il punto di interesse (waypoint) è un punto (anch'esso georeferenziato) che identifica punti di interesse presenti nel mondo reale (ad es.: rocce, sorgenti, montagne, fiumi, edifici, cioè una posizione sulla terra). Un waypoint può essere una destinazione, un punto di passaggio (fix) programmato per un viaggio, o semplicemente un punto di riferimento utile per la navigazione o ancora un punto panoramico. Al way point può essere associato un'immagine.

Creazione e utilizzo delle tracce: per chi fa trekking le tracce possono essere create con dispositivi mobili: il tuo smartphone (con apposite app) oppure con un navigatore (Garmin). Questo permette di visualizzare (con appositi strumenti) il percorso fatto. Molto più utile, per chi si muove in outdoor è avere sul dispositivo una mappa con segnalato i sentieri presenti sul terreno (cioè tracce che sono state in precedenza create per percorsi e poi riportati in modo cartografico sulla mappa stessa). Questo permette di avere a disposizione sul proprio dispositivo mobile oltre che la visione del territorio, anche gli itinerari che possono essere effettuati a piedi, in bici, etc.
Questi sentieri pre-tracciati si possono seguire sul campo mentre si cammina, inoltre se si esegue la traccia di ciò che si sta percorrendo è possibile ripercorrerla al contrario, in genere guidati dall'applicazione che si utilizza (il "GO BACK") che segnala anche, in automatico, eventuali deviazioni dal percorso da effettuare per il ritorno. Questo può essere molto utile in caso di cattivo tempo, quando sul terreno è difficile o anche impossibile orientarsi (percorso in cattive condizioni di visibilità, oppure su ghiacciaio dove la nebbia fa scomparire la traccia di salita); avere un supporto che ci guida, facilita di molto e rende più sicuro il rientro.


Importare tracce in Google Earth:

Importare tracce in dispositivi mobili (smartphone):
le traccie create possono essere visualizzate su smartphone Android/IOS.

Importare tracce su PC:
E' possibile aprire la traccia in un browser, se non si vogliono installare prograami dedicati. Una applicazione web consigliabile è wTracks. Per utilizzarla devi collegarti al sito internet di wTracks. A questo link una spiegazione dettagliata.




File KML (Keyhole Markup Language): utilizzano il linguaggio XML per esprimere informazioni e visualizzazioni geografiche memorizzando posizioni, sovrapposizioni di immagini, collegamenti video e informazioni di modellazione come linee, forme, immagini 3D e punti. Un file .kml è un file di testo in chiaro con una serie di informazioni che definiscono un punto, o un segnaposto nella sintassi KML. Longitudine, latitudine e altitudine sono i tre parametri obbligatori, sono possibili altre proprietà che possono essere impostate per un determinato punto di riferimento. Per un segnaposto così definito da essere effettivamente visualizzato, un file KML deve essere aperto con un'applicazione geospaziale che lo leggerà. I file KML sono spesso salvati come KMZ, tale estensione rappresenta la versione compressa simile ai file ZIP.
I files .KML possono essere apertti da:
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